Addominoplastica
L’addominoplastica è una procedura chirurgica atta a ridurre gli eccessi di grasso e pelle dall’addome, a rinforzare la muscolatura addominale e a ridefinire i fianchi.
- 1 A cosa serve l’addominoplastica?
- 2 Quando si esegue l’addominoplastica?
- 3 Come si esegue l’addominoplastica?
- 4 Preparazione all’intervento di addominoplastica
- 5 L’intervento di addominoplastica fa male?
- 6 A cosa bisogna prestare attenzione dopo l’addominoplastica?
- 7 Fonti
A cosa serve l’addominoplastica?
L’obiettivo di questo intervento è ottenere un addome esteticamente gradevole.
L’addominoplastica è indicato a:
- pazienti bariatrici con eventuali residui di grasso addominale difficilmente smaltibili tramite dieta o attività fisica ed eccessi di pelle dovuti a importanti diete dimagranti per combattere l’obesità;
- donne con eccessi di pelle e lassità addominale a seguito di molteplici gravidanze;
- persone che desiderano un miglioramento estetico del loro addome.
Gli interventi per l’esecuzione dell’addominoplastica sono eseguiti da un medico chirurgo che ha conseguito la specializzazione in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.
Quando si esegue l’addominoplastica?
La tecnica dell’addominoplastica viene adoperata per rimodellare l’addome dall’eccesso di depositi di grasso o di tessuto cutaneo a seguito di diversi eventi. A tal proposito è bene sapere che l’addominoplastica non è un trattamento chirurgico eseguito per il controllo del peso corporeo e non può in alcun modo sostituire lo stile di vita sano e l’adeguato esercizio fisico. La selezione dei candidati eleggibili all’intervento è operata dal chirurgo e deve essere scrupolosa al fine di evitare complicanze nel post operatorio. La selezione deve tenere conto:
- della storia del paziente;
- dello stile di vita;
- di eventuali patologie croniche a livello cardiaco, polmonare o epatico;
- di eventuali patologie metaboliche, come il diabete.
L’addominoplastica è altresì indicata in caso di pazienti con diastasi addominale, una condizione per la quale i due muscoli retti addominali si allontanano tra loro in modo progressivo a causa del rilasciamento dei tendini della linea mediana (anche conosciuta come linea alba).
Come si esegue l’addominoplastica?
L’addominoplastica si avvale di diverse tecniche, che variano di caso in caso a seconda delle necessità. La selezione della tecnica è operata dal chirurgo ed è determinata dalla quantità e dalla localizzazione dell’eccesso di grasso e pelle.
Generalmente vengono praticate delleincisioni tra l’ombelico e la zona sovrapubica, per minimizzare la visibilità della cicatrice. Pelle e grasso vengono poi staccati dai fasci muscolari e ne viene eliminato l’eccesso. Quando necessario l’ombelico viene riposizionato prestando attenzione a lasciare intorno adesso una parte sufficiente di cuscinetto adiposo per evitare necrosi. Se il paziente soffre di diastasi, nel corso dell’intervento i muscoli addominali vengono riposizionati grazie a delle specifiche reti di sostegno e ai punti di sutura. Infine, vengono posizionati i cateteri per il drenaggio dei liquidi e vengono praticate le suture. I principali tipi di addominoplastica sono:
- l’addominoplastica completa, indicata per pazienti con eccessiva lassità cutanea, grasso e debolezza della parete addominale;
- la mini addominoplastica, indicata per pazienti con grasso sottocutaneo da minimo a moderato e lassità della parete addominale da minima a moderata localizzata principalmente nella regione infraombelicale;
- l’addominoplastica estesa, indicata per i pazienti con lassità cutanea ed eccessi di grasso localizzati non solo nell’area addominale ma anche sui fianchi e la schiena.
Preparazione all’intervento di addominoplastica
L’addominoplastica, come tutti gli interventi chirurgici maggiori, necessita di una adeguata preparazione. Il paziente deve essere in salute per poter affrontare l’intervento e il periodo post operatorio. Inoltre, il paziente deve:
- perdere l’eventuale peso in eccesso;
- condurre uno stile di vita sano;
- sospendere, come da consiglio medico l’eventuale uso di farmaci (anticoagulanti, antiaggreganti, terapia contraccettiva);
- iniziare una terapia antibiotica di copertura, per evitare infezioni delle ferite operatorie.
Sarà inoltre necessario recarsi in ospedale per l’esecuzione dell’intervento dopo aver osservato un digiuno di almeno dodici ore.
L’intervento di addominoplastica fa male?
Nei giorni successivi l’intervento chirurgico è normale provare dolore localizzato all’addome. È inoltre nella norma la presenza di gonfiore ed eventualmente di lividi. I primi giorni dopo l’intervento il paziente resterà in ospedale a riposo. La durata della degenza ospedaliera varia a seconda del tipo di tecnica utilizzata.
A cosa bisogna prestare attenzione dopo l’addominoplastica?
I sieromi e gli ematomi sono complicanze postoperatorie relativamente comuni, che si verificano fino a 1/3 dei casi, se non trattate adeguatamente possono provocare necrosi (causata dalla mancanza di afflusso di sangue) e possono altresì provocare infezioni potenzialmente pericolose per la vita.
Nelle settimane successive all’intervento è necessario rimanere a riposo, il ritorno alle normali attività deve essere graduale, possono servire fino a sei mesi per un recupero completo.
Fonti
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