Il tampone vaginale è un tipo di indagine diagnostica che ha lo scopo di misurare il pH del canale vaginaleed eventuali infezioni virali o batteriche, attraverso un tampone, un bastoncino flessibile che possiede un’estremità in cotone.

Contestualizzazione anatomica: l'apparato genitale femminile

La vagina è un canale muscolare a fondo cieco, che fa parte dell’apparato genitale femminile. Il tessuto vaginale è una mucosa, ovvero un tessuto tipico dei rivestimenti degli organi cavi che possiede caratteristiche peculiari, tra cui la secrezione di sostanze acquose più o meno viscose da parte di ghiandole specifiche. Pertanto, avere perdite vaginali è fisiologico, e le perdite variano seguendo l’andamento del ciclo mestruale. A volte però si verificano perdite vaginali anomale, caratterizzate da un cambiamento di colore, consistenza, volume o odore della secrezione e possono essere associate a sintomi come prurito, problemi nell’urinare, dolore, sanguinamento al di fuori della fase mestruale. Perdite vaginali anomale potrebbero celare la presenza di un’infezione, o di uno squilibrio nei microrganismi della flora vaginale.

Come la maggior parte dei tessuti del nostro organismo, infatti, la mucosa vaginale possiede una flora microbica: ospita cioè un gran numero di microrganismi, che vengono detti commensali. Un equilibrio nella flora microbica vaginale è necessario per garantire alla donna la salute riproduttiva, e non solo. Quando vi sono dei problemi associati a perdite vaginali, oppure ai sintomi sopra riportati, il Medico può sospettare un’infezione vaginale, trasmessa sessualmente, e quindi può prescrivere un tampone vaginale per accertarne l’effettiva presenza.

Come si esegue il tampone vaginale?

Il prelievo di materiale dalla mucosa vaginale solitamente viene fatto da un professionista sanitario, ma vi sono anche kit commerciali che consentono di prelevare il materiale autonomamente. In entrambi i casi, comunque, il bastoncino con l’estremità di cotone viene inserito all’interno del canale vaginale, e viene passato sulla mucosa. Il Medico, eventualmente, può facilitare l’operazione inserendo uno speculum (strumento utilizzato anche nel Pap test) prima di utilizzare il tampone. Il tampone consiste nel prelievo di materiale dalla mucosa (in questo caso vaginale, ma ci sono molti tipi di tampone, tra cui quello cervicale). Dopo tale prelievo il campione verrà sottoposto ad analisi di laboratorio, allo scopo di individuare la presenza di virus, batteri e funghi patogeni. Nel caso in cui l’agente infettivo sia un batterio, viene di norma anche praticato un antibiogramma, analisi che sarà utile al Medico curante per scegliere la terapia antibiotica più adatta.

Come si prepara la paziente al tampone vaginale? 

L’esame non necessita di una preparazione particolare, ma è necessario che non vengano effettuate lavande vaginali nelle 48 ore precedenti all’esame e non si abbiano rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti. Si rende, inoltre, necessario praticare l’igiene intima il giorno dell’esame esclusivamente con acqua e interrompere l’eventuale assunzione di antibiotici circa una settimana prima del tampone vaginale.

A cosa serve il tampone vaginale?

Il tampone vaginale ha lo scopo di individuare eventuali infezioni a carico dell’apparato genitale femminile. In particolare, il tampone vaginale accerta la presenza di:

  • candida, infezione provocata da funghi;
  • gonorrea, malattia sessualmente trasmissibile provocata da un batterio;
  • clamidia, malattia sessualmente trasmissibile provocata da un batterio;
  • herpes genitale, infezione del virus Herpes simplex (HSV);
  • stafilococco, un batterio Gram positivo;
  • streptococco, un batterio Gram positivo;
  • trychomonas;
  • gardnerella vaginalis.

Quali sono i rischi e le complicanze del tampone vaginale?

Il tampone vaginale è un’indagine diagnostica semplice, indolore, che può essere effettuata anche autonomamente, non presenta né particolari rischi né complicanze. Il tampone vaginale può inoltre essere praticato anche in donne in gravidanza senza il rischio di recare danno al feto o di compromettere la gravidanza

Per conoscere altre procedure diagnostiche in ginecologia, consulta le schede sul Tampone cervicalee sul Pap test.

Fonti