L’esame vestibolare è utile per indagare e diagnosticare eventuali disturbi che possono interessare il sistema dell’equilibrio. Il sistema dell’equilibrio è composto da: 

Complessivamente però, questo test non consente di formulare una diagnosi precisa sia relativa alle vertigini sia, più in generale, riguardo alle malattie del sistema che regola l’equilibrio. È quindi necessario approfondire ulteriormente la situazione clinica del paziente nei casi in cui questi test diano risultati fuori dalla norma. Si tratta di un test che viene solitamente eseguito da un Medico specializzato in otorinolaringoiatria

Quando si esegue l’esame vestibolare?

L’esame vestibolare è un test che viene proposto quando sussistano manifestazioni sintomatologiche, come ad esempio vertigini ed episodi di sordità, che facciano sorgere il sospetto di patologie a livello del sistema vestibolare. Tra queste vi sono:

  • vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB);
  • malattia di Meniere;
  • disturbi vestibolari centrali;
  • lesioni dell’angolo pontocerebellare;
  • emicrania vestibolare (o vertigine emicranica);
  • neurite vestibolare;
  • vertigini visive e posizionali;
  • nistagmo atipico;
  • riabilitazione da vertigini croniche.

Come si esegue l’esame vestibolare?

L’esame consiste in una serie di prove, tra queste: 

  • test termico, ogni orecchio viene irrigato per 30 secondi con acqua calda e fredda alternate in modo da valutare l’eventuale comparsa di nistagmo, fenomeno che consiste in un movimento ritmico involontario dei globi oculari. Questa manovra può provocare vertigini che di solito non durano più di cinque minuti. La prova permette di stabilire se c’è una differenza di funzionamento tra l’orecchio sinistro e il destro e viene eseguita con il paziente sdraiato mentre indossa uno strumento particolare: gli occhiali di Frenzel. Questi sono apparecchi speciali dotati di lenti a 20 diottrie che impediscono di tenere fisso lo sguardo consentendo quindi al medico di valutare il nistagmo;
  • videonistagmografia, un test dedicato ai movimenti oculari che viene eseguito mentre la persona da esaminare è seduta su una sedia. Alcune prove vengono eseguite al buio;
  • test della sedia rotatoria, la registrazione del movimento degli occhi può essere eseguita con varie modalità mentre il paziente è seduto su una sedia particolare, detta rotatoria, che si muove in diverse direzioni;
  • analisi della verticale e/o orizzontale visiva soggettiva, viene analizzata la capacità di un soggetto di indicare una linea perfettamente verticale secondo il suo metro di giudizio. Al paziente viene anche chiesto di impostare le posizioni verticale e orizzontale di una barra luminosa utilizzando un controller;
  • potenziali evocati miogenici vestibolari (Vestibular Evoked Myogenic Potentials, VEMP), test che aiuta nella valutazione di una parte dell’organo dell’equilibrio dell’orecchio interno: gli organi otolitici. Per seguire la prova vengono applicati tre elettrodi: uno sulla fronte, un altro sulla muscolatura del collo e il terzo sulla clavicola. Viene poi chiesto al paziente di sdraiarsi su un divano in una stanza silenziosa e di ascoltare alcuni rumori tramite le cuffie.

Come si prepara il paziente all’esame vestibolare?

Poiché si tratta di un esame che può provocare qualche fastidio, per esempio vertigini e nausea, è consigliabile che il paziente metta in atto alcuni semplici accorgimenti. Tra questi:

  • farsi accompagnare da qualcuno;
  • controllare che non vi sia un eccesso di cerume nelle orecchie il giorno prima del test, condizione che non permette l’esecuzione di alcune procedure;
  • non consumare cibo o acqua o in generale liquidi, nelle tre ore precedenti l’esame.

Inoltre, è opportuno:

  • sospendere un’eventuale terapia con farmaci antivertiginosi 48 ore prima del test;
  • evitare l’uso di prodotti cosmetici per il viso e per gli occhi;
  • non indossare lenti a contatto corneali di qualsiasi tipo durante l’accertamento.

L’esame vestibolare reca dolore?

Si tratta di un accertamento indolore che però può provocare qualche noioso disturbo. Infatti, l’irrigazione con acqua tiepida e fredda del canale uditivo esterno può provocare vertigini, nausea e vomito, conseguenze sicuramente sgradevoli anche se di breve durata.