Misurazione della glicemia
La misurazione della glicemia, vale a dire della concentrazione del glucosio nel sangue, serve a capire se gli zuccheri introdotti con gli alimenti vengono metabolizzati correttamente. Viene effettuata presso un laboratorio di analisi mediche allo scopo di diagnosticare il diabete. Usando appositi strumenti, il paziente diabetico può monitorare in autonomia l’andamento della glicemia e regolare la terapia di conseguenza.
Perché viene effettuata la misurazione della glicemia
Il glucosio è uno zucchero che viene introdotto con gli alimenti ed è utilizzato come fonte di energia dalle cellule. La sua concentrazione nel sangue è finemente regolata da alcuni ormoni. L’insulina, prodotta dalle cellule β (beta) del pancreas, stimola la captazione del glucosio da parte delle cellule del tessuto muscolare e di quello adiposo e, se i livelli ematici di glucosio sono alti, il glucosio viene depositato nel fegato sotto forma di glicogeno.
Gli ormoni controregolatori (glucagone, adrenalina, glucocorticoidi, somatotropina) svolgono azioni opposte e innalzano la concentrazione del glucosio nel sangue. Grazie a questi meccanismi, la glicemia viene mantenuta entro un preciso intervallo di valori. Nel diabete, l’insulina è assente o non riesce a svolgere la propria attività, oppure entrambe le cose, e la concentrazione del glucosio è più alta della norma (iperglicemia). Dalla misurazione della glicemia è quindi possibile riconoscere il diabete.
Per approfondire: Tabella per la misurazione glicemia: alcuni esempi
Una persona affetta da diabete ha la necessità di controllare regolarmente la propria glicemia per assumere correttamente le terapie farmacologiche e per prevenire situazioni potenzialmente fatali come il coma ipoglicemico. Per questo motivo sono stati sviluppati degli strumenti portatili che consentono l’automonitoraggio della glicemia.
Indicazioni per la misurazione della glicemia
La misurazione della glicemia a digiuno è il primo esame diagnostico che viene eseguito in soggetti che presentano sintomi di diabete o fattori di rischio che possono far pensare al diabete.
Per approfondire: Misurazione della glicemia: in farmacia o a casa?
Per i pazienti diabetici, l’automisurazione della glicemia è alla base dell’autocontrollo glicemico che consiste nell’interpretazione dei valori glicemici registrati e nella messa in atto di interventi (assunzione di insulina o farmaci ipoglicemizzanti, alimentazione, attività fisica) per riportare la glicemia a livelli adeguati.
Come si esegue la misurazione della glicemia
Il dosaggio del glucosio ematico è uno degli esami ematochimici di base offerto da tutti i laboratori di analisi mediche. Viene effettuato un prelievo di sangue e su questo campione viene eseguito un test enzimatico da cui si ricava la concentrazione del glucosio.
Per approfondire: Misuratori di glicemia senza strisce: consigli e migliori prodotti
Per potere determinare il valore della glicemia a digiuno (FPG, dall’inglese Fasting Plasma Glucose), il paziente deve presentarsi al centro analisi al mattino, digiuno da almeno 8 ore. Valori compresi tra 70 e 100 mg/dl sono considerati normali; un valore uguale o superiore a 126 mg/dl è indice di diabete (in caso di esito positivo, l’esame viene ripetuto per conferma); valori di glicemia intermedi (101-125 mg/dl) identificano la condizione di alterata glicemia a digiuno (a volte indicata con IFG, Impaired Fasting Glucose) che richiede di essere monitorata perché potrebbe evolvere in diabete.
Per questi pazienti potrebbe essere utile l’esecuzione della curva glicemica.
La misurazione della glicemia può essere fatta utilizzando misuratori portatili chiamati glucometri. Questo metodo permette di eseguire l’esame su pazienti allettati o presso gli studi medici, ma è specialmente importante per i pazienti diabetici che devono tenere sotto controllo la glicemia con la terapia, con la dieta e con l’attività fisica. In breve, utilizzando un pungidito il paziente ottiene una goccia di sangue da un capillare dei polpastrelli. Il sangue viene depositato su un’apposita striscia reattiva che viene poi inserita nel glucometro che calcola la glicemia. L’analisi del sangue capillare non è indicata per la diagnosi del diabete, ma solo per il monitoraggio della glicemia. I pazienti con diabete di tipo 1 che assumono insulina devono effettuare la misurazione almeno 4 volte al giorno, mentre i pazienti con diabete di tipo 2 che assumono antidiabetici orali possono ridurre la frequenza a una volta al giorno o anche meno. In Italia, i glucometri, le lancette pungidito e le strisce reattive vengono dispensati dal Sistema Sanitario Nazionale.
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Fonti
- Sacks DB, Bruns DE, et al. Linee Guida e Raccomandazioni per le Analisi di Laboratorio nella Diagnosi e nella Gestione del Diabete Mellito. Biochimica Clinica 2006;30:499-536;
- AAVV Manuale per la valutazione e l’inquadramento del diabete mellito e delle sindromi ipoglicemiche. A cura dell’Associazione Medici Endocrinologi;
- Società Italiana di Diabetologia – Autocontrollo glicemico