La cistografia è un test diagnostico a raggi X effettuato allo scopo di visualizzare le basse vie urinarie, ossia la vescica e l’uretra, al fine di studiarne la funzionalità e la morfologia, individuare eventuali anomalie e, in alcuni casi, effettuare una biopsia prelevando una piccola quantità di tessuto.

Quando si esegue la cistografia, nella vescica viene iniettato un mezzo di contrasto e vengono poi eseguite le radiografie.

L’esame può associarsi all’esecuzione di una cistouretrografia minzionale, in cui vengono rilevate delle immagini durante lo svuotamento della vescica, con l’obiettivo di identificare eventuali ostruzioni del canale uretrale e indagare le cause di una incontinenza urinaria

Indice
  • 1 A cosa serve la cistografia?
  • 2 Quali sono i rischi della cistografia?
  • 3 Come ci si prepara alla cistografia?
  • 4 Come si esegue la cistografia?
  • 5 La cistografia fa male?
  • 6 Fonti

A cosa serve la cistografia?

La cistografia può essere eseguita per valutare la causa di sangue nelle urine (ematuria), di infezioni ricorrenti del tratto urinario o per valutare il sistema urinario in caso di trauma alla vescica. La cistografia è anche prescritta per valutare problemi di svuotamento della vescica e incontinenza urinaria; è utile per esempio in caso di sospetto di reflusso urinario dalla vescica ai reni.

La cistografia è in grado di evidenziare le ostruzioni e il restringimento (stenosi) degli ureteri o dell’uretra e anche l’ingrossamento della ghiandola prostatica.

La cistografia può essere eseguita prima o dopo certi interventi chirurgici della colonna vertebrale per valutare possibili problemi dei nervi che, dalla colonna, si dipartono verso la vescica. L’esame può anche risultare utile a seguito di un trauma per valutare lesioni nella parete della vescica.

Quali sono i rischi della cistografia?

La cistografia espone a un certo grado di radioattività. È importante che il medico sia informato riguardo a precedenti procedure che hanno comportato esposizione alle radiazioni. I rischi associati a questa esposizione sono infatti correlati all’accumulo in un dato periodo di tempo. Per la stessa ragione, un’eventuale gravidanza, o anche un sospetto di gravidanza, dovrebbe essere comunicata al medico. Quest’ultimo deve essere messo al corrente di allergie o sensibilità a farmaci, coloranti di contrasto, anestesia locale, iodio o lattice, di insufficienza renale o di altri problemi renali.

Il posizionamento del catetere può essere causa di alcune complicazioni, come infezioni, sanguinamento o ematuria.

Tra le possibili controindicazioni all’esame, figurano: un recente intervento chirurgico alla vescica, un blocco o un danno dell’uretra, un’infezione delle vie urinarie in fase acuta.

È inoltre necessario essere consapevoli del fatto che alcuni agenti o condizioni possono influenzare i risultati della cistografia, come: la presenza di bario nell’intestino, dovuta a un recente clistere a base di bario, oppure grandi quantità di gas o feci nell’intestino.

I rischi della cistouretrografia minzionale sono sovrapponibili a quelli della cistografia.

Come ci si prepara alla cistografia?

Potrebbe essere richiesta l’assunzione di un lassativo la sera prima della cistografia. In alternativa, può essere prescritto un clistere o un farmaco catartico (che induce movimenti intestinali) la mattina della procedura.

Se necessario, il medico fornirà istruzioni specifiche in merito alla sospensione di cibo e liquidi prima del test, così come di alcuni farmaci, in particolare aspirina o altri farmaci che influenzano la coagulazione del sangue.

Come si esegue la cistografia?

La cistografia è un esame eseguito dal radiologo. La procedura può essere eseguita su base ambulatoriale o come parte di un soggiorno in ospedale. Prima della cistografia, il paziente deve svuotare la vescica; viene poi fatto sdraiare sulla schiena sul lettino a raggi X e il medico inserisce un catetere nella vescica per l’iniezione del colorante di contrasto.

È possibile che venga eseguita una radiografia del rene, dell’uretere e della vescica per verificare che il sistema urinario sia visibile. Nei pazienti di sesso maschile, uno scudo di piombo può essere posizionato sui testicoli per proteggere le gonadi dai raggi X.

Dopo che il colorante è stato iniettato, il tubo del catetere verrà bloccato per impedire il drenaggio del colorante dalla vescica. Le immagini vengono prese durante l’iniezione del colorante e successivamente, spesso chiedendo al paziente di cambiare posizione per ottenere diverse radiografie. Se viene richiesta una cistouretrografia minzionale, dopo la rimozione del catetere si chiede al paziente di urinare e, durante la minzione, vengono scattate pellicole radiografiche o per fluoroscopia.

La durata della cistografia è di circa mezz’ora, ma varia in base al numero di immagini che è necessario acquisire.

La cistografia fa male?

Generalmente, la cistografia non è un esame doloroso. Tuttavia, nella fase iniziale della procedura, il posizionamento del catetere può comportare un certo fastidio.